Terracina - Napoli 141 km partenza 6.15 arrivo 19.30, media 21,1 , pedalate 6.40, max 44.
Nuova partenza all'alba causa lunghezza tappa e caldo. Effettivamente trovarsi in tarda mattinata, prima dell'arrivo dell'asfalto bollente, con più di mezzo percorso alle spalle è una sensazione rassicurante quando il termometro punta rapido e deciso a 40. Sarà abitudine o l'aria di mare ma il caldo che c'era nell'entroterra non si sente più. Colazione a Gaeta, un posto che quando c'entri dici "qua ci devo tornare". Ti senti al sud, QUEL sud che spesso si cerca e di cui tutti noi nordestini avremmo ogni tanto bisogno. Forse è solo per il cornetto ed il caffè ristoratore,forse è solo per il lungomare con la palme...ma non sarei più ripartito.
Oggi la nuova formazione prevede mamma papera, Pippo e Paperoga, in attesa che Archimede risolva i suoi problemi tecnici e risollevi l'umore.
Il passaggio da Lazio a Campania è netto e repentino a Formia. Lo vedi nel traffico e nella monnezza, nel territorio che almeno lungo la strada è devastato. Ma si pedala allegri anche se la tensione è palpabile. 4 occhi a testa non bastano per tenere tutto sotto controllo, troppe variabili dallo sportello che ti si apre davanti allo stop non rispettato, dalla buca assassina al camion che ti fa il filo. Soprattutto Letizia ne fa le spese, con la bici da corsa tutto viene amplificato, a partire dalle buche.
Mondragone ci accoglie per la sosta, partita solo con acqua e terminata a mozzarella di bufala divorata a morsi. Flock/Archimede rientra nel gruppo grazie all'intervento prodigioso di una banda di benzinai, rinominati Banda Bassotti prima ancora di vederne le foto. Elio è tornato mentre Letizia dà forfait, sintomi di stanchezza da 2. Giorno, o forse solo fame vista la quantità di cibo poi divorata in camper. Bagno generale ad Ischitella prima di separarci dal gruppo camper e proseguire dritti verso la meta. Castel Volturno ci sconvolge per l'estrema devastazione umana, morale ed ambientale. Ci dev'essere un progetto ben definito per ridurre una zona in questa maniera!
Deviazione per Pozzuoli, splendida vista su Ischia e Nisida di fronte ed ultima rampa piu galleria al cardiopalmo ci regalano entrata trionfale sul lungomare napoletano. L'esercito presidia l'ambasciata americana ed altro luoghi sensibili della città ma c'è una bella atmosfera. Incontro con Renato che dopo 3 giorni di visita è perfettamente integrato nella parte del cicerone di lungo corso. Pizza, sudatissima pizza.
Nuova partenza all'alba causa lunghezza tappa e caldo. Effettivamente trovarsi in tarda mattinata, prima dell'arrivo dell'asfalto bollente, con più di mezzo percorso alle spalle è una sensazione rassicurante quando il termometro punta rapido e deciso a 40. Sarà abitudine o l'aria di mare ma il caldo che c'era nell'entroterra non si sente più. Colazione a Gaeta, un posto che quando c'entri dici "qua ci devo tornare". Ti senti al sud, QUEL sud che spesso si cerca e di cui tutti noi nordestini avremmo ogni tanto bisogno. Forse è solo per il cornetto ed il caffè ristoratore,forse è solo per il lungomare con la palme...ma non sarei più ripartito.
Oggi la nuova formazione prevede mamma papera, Pippo e Paperoga, in attesa che Archimede risolva i suoi problemi tecnici e risollevi l'umore.
Il passaggio da Lazio a Campania è netto e repentino a Formia. Lo vedi nel traffico e nella monnezza, nel territorio che almeno lungo la strada è devastato. Ma si pedala allegri anche se la tensione è palpabile. 4 occhi a testa non bastano per tenere tutto sotto controllo, troppe variabili dallo sportello che ti si apre davanti allo stop non rispettato, dalla buca assassina al camion che ti fa il filo. Soprattutto Letizia ne fa le spese, con la bici da corsa tutto viene amplificato, a partire dalle buche.
Mondragone ci accoglie per la sosta, partita solo con acqua e terminata a mozzarella di bufala divorata a morsi. Flock/Archimede rientra nel gruppo grazie all'intervento prodigioso di una banda di benzinai, rinominati Banda Bassotti prima ancora di vederne le foto. Elio è tornato mentre Letizia dà forfait, sintomi di stanchezza da 2. Giorno, o forse solo fame vista la quantità di cibo poi divorata in camper. Bagno generale ad Ischitella prima di separarci dal gruppo camper e proseguire dritti verso la meta. Castel Volturno ci sconvolge per l'estrema devastazione umana, morale ed ambientale. Ci dev'essere un progetto ben definito per ridurre una zona in questa maniera!
Deviazione per Pozzuoli, splendida vista su Ischia e Nisida di fronte ed ultima rampa piu galleria al cardiopalmo ci regalano entrata trionfale sul lungomare napoletano. L'esercito presidia l'ambasciata americana ed altro luoghi sensibili della città ma c'è una bella atmosfera. Incontro con Renato che dopo 3 giorni di visita è perfettamente integrato nella parte del cicerone di lungo corso. Pizza, sudatissima pizza.
AVANTI TUTTAAAAAA!!!!
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