Paola - Tropea, 123 km. Partenza 7.45 arrivo 17.15, pedalate 6.30 ore, media 19 kmh. Max 44.
Anticipato per compensare quello di ieri. Aria fresca sl mattino, sereno ma nuvole a zonzo a scaricare acqua al sud. Breve tratto piacevole sul lungomare, acqua straordinaria e mare mosso, poi si entra nell'inferno della s.s. 18 per Lamezia terme e pizzo. Anguria con ghiaccio in un oasi nel nulla, preparata da donna sibarita di 300 kg. e servita da cameriera/entraineuse rumena con accento calabrese, una chicca.
Pizzo da fuori squallida ed una volta entrati splendida. Se togliessero 10 casermoni e sistemassero qualche villa sarebbe una chicca del sud. Un passante ci indica la zona in cui, secondo lui, stavano i Bilotta....mah.
Arancino all'anduja rigeneratore. Proseguiamo per Tropea ma le forze iniziano a mancare (forse bisognava fare il bis di arancini?). Infinita strada cin viadotto assassino stroncagambe nel finale. Ma fatica premiata con sistemazione decorosa e familiare al primo tentativo, come ieri a Paola. Ormai abbiamo l'occhio esperto per scovare i posto giusti. Bagno in spiaggia con frullata da onde potenti e cattive, ma ne usciamo indenni, esclusa la spalla di Elio. Ma compensa la sua ruota, che oggi coi
raggi inox nuovi gira che è una meraviglia. Domani puntiamo Messina su rotta non tracciata, lungo costiera verso Rosarno.. Se rutto gira giusto e la famiglia Strangio di San Luca ce lo permette, alla sera entriamo in Sicilia, ultima regione del nostro tour...
Anticipato per compensare quello di ieri. Aria fresca sl mattino, sereno ma nuvole a zonzo a scaricare acqua al sud. Breve tratto piacevole sul lungomare, acqua straordinaria e mare mosso, poi si entra nell'inferno della s.s. 18 per Lamezia terme e pizzo. Anguria con ghiaccio in un oasi nel nulla, preparata da donna sibarita di 300 kg. e servita da cameriera/entraineuse rumena con accento calabrese, una chicca.
Pizzo da fuori squallida ed una volta entrati splendida. Se togliessero 10 casermoni e sistemassero qualche villa sarebbe una chicca del sud. Un passante ci indica la zona in cui, secondo lui, stavano i Bilotta....mah.
Arancino all'anduja rigeneratore. Proseguiamo per Tropea ma le forze iniziano a mancare (forse bisognava fare il bis di arancini?). Infinita strada cin viadotto assassino stroncagambe nel finale. Ma fatica premiata con sistemazione decorosa e familiare al primo tentativo, come ieri a Paola. Ormai abbiamo l'occhio esperto per scovare i posto giusti. Bagno in spiaggia con frullata da onde potenti e cattive, ma ne usciamo indenni, esclusa la spalla di Elio. Ma compensa la sua ruota, che oggi coi
raggi inox nuovi gira che è una meraviglia. Domani puntiamo Messina su rotta non tracciata, lungo costiera verso Rosarno.. Se rutto gira giusto e la famiglia Strangio di San Luca ce lo permette, alla sera entriamo in Sicilia, ultima regione del nostro tour...
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